
(Levallois-Perret 1918 – Le Mans 2000). Scrittrice francese nata «oscuramente», come amava dire (perché «i dettagli non riguardano gli altri»), in un piccolo sobborgo di Parigi, e caduta in un oblio altrettanto oscuro dopo un tormentato periodo di collaborazione con l’editore Gallimard, presso il quale pubblicò tredici romanzi tra il 1953 e il 1973. Sostenuta e ammirata da scrittori come Marguerite Duras, Simone de Beauvoir, Michel Leiris e Raymond Queneau, l’opera di Bessette è l’espressione di quello che lei stessa teorizzò e definì come
roman poétique, vero e proprio controcanto del coevo
nouveau roman. Tra gli esempi di questa nuova forma narrativa vanno ricordati
Lili pleure (1953),
Vingt minutes de silence (1955),
N’avez-vous pas froid (1963) e
Ida ou le délire (1973), ultimo romanzo pubblicato.